Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo

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Angellety
view post Posted on 20/4/2007, 11:58




Un sacchetto di biglie" di Joseph Joffo è il racconto autobiografico delle avventure vissute dall'autore e da suo fratello, nella Francia occupata da nazisti.
Joseph e Maurice sono due bambini, rispettivamente di dieci e dodici anni, provenienti da una famiglia ebrea stanziatasi a Parigi; quando la
pressione delle persecuzioni diventa insostenibile, i loro genitori decidono di mandarli nella Francia Libera, a Sud, per raggiungere i loro fratelli maggiori.
Partiti da Parigi in treno, essi riescono a superare la linea di confine e arrivano a Mentone, dove Albert e Henry lavorano; quando
sopraggiungono anche i loro genitori, la famiglia Joffo si stabilisce a Nizza.
Dopo una breve permanenza in un campo del governo per ragazzi e in paesi dove vivono varie avventure, Joseph e Maurice tornano a casa.

Sono stata molto vaga, forse troppo, nel racconto di questo libro; semplicemente non voglio rovinare una vostra eventuale lettura futura di "Un sacchetto di biglie", che io vi consiglio con tutto il cuore.
Io ho conosciuto quest'opera alle scuole medie; alle scuole superiori ho avuto occasione di leggerla in francese e rimane, per ora, una delle mie preferite in assoluto.
La guerra viene raccontata da un punto di vista diverso dal solito, quello dei bambini, che affrontano la loro drammatica situazione come se fosse un'avventura, sfoggiando un coraggio e un'intraprendenza che farebbero invidia a qualsiasi adulto.

La narrazione è fatta in una chiave originale e risulta anche piacevole nel suo tentativo di trovare i lati positivi di una realtà triste e difficile.
A distinguere questo racconto dagli altri del filone riguardante il secondo conflitto mondiale è la leggerezza con cui vengono descritti i fatti, la cui gravità non viene però sminuita: questo elemento è presente anche nel famosissimo film "La vita è bella" di Roberto Benigni e sicuramente ne è stata la fonte dell'enorme successo.

La frase di questo libro che secondo me è più significativa? "Un po' dopo le quattro e mezza, incontravamo a volte dei ragazzi della nostra età. Abbiamo avuto diritto a qualche "Parigini teste di cane, parigini teste di vitello", ma, sui dieci anni, il possesso di un pallone da calcio aggiusta tutto." È una frase semplice, quasi banale, ma riassume l'essenza della storia, facendo comprendere come i ragazzi si potevano adattare ad una situazione difficile, conviverci e affrontarla con ottimismo.



Questo libro mi ha fatto piangere....e ce ne vuole...
 
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SoReLLiNaMaLFoY
view post Posted on 21/4/2007, 12:15




Da come l'hai descritto mi è venuta voglia di leggerlo..lo cercherò, mi piacciono i libri di questo tipo e questo dev'essere veramente bello! Vi darò presto anche il mio giudizio al riguardo..!
 
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Angellety
view post Posted on 22/4/2007, 11:26




E' bellissimo...mi piace da matti...propio tutta la storia dei due fratellini che veramente fantastica...sono tenerissimi che si sostengono sempre a vicenda in qualunque frangenza...E che riescono a trasformare qualche cosa di triste ecc...in qualche cosa di non bello ma riescono almeno a tirarsi su il morale a vicenda....E' propio bello...
 
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SoReLLiNaMaLFoY
view post Posted on 28/4/2007, 21:38




*_______*
lo voglio leggere!!
 
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Angellety
view post Posted on 29/4/2007, 13:46




Ok....appena lo leggi fammi sapere se ti piace...è veramente bellissimo...
 
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Angellety
view post Posted on 17/6/2007, 19:38




Lo hai letto?
 
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marsela
view post Posted on 11/6/2013, 13:58




potreste dirmi un sito dal quale poter vedere il film?
 
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6 replies since 20/4/2007, 11:58   4345 views
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